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Il bottino
Con solide parole, grosse come funi marinare
ormeggiavi i miei pensieri nel porto della tua vita
nelle insenature del tuo essere.
Diventavo un bottino inaspettato
pericoloso.
Pirata amato
e amante di mille donne
rincorrevi il tuo nome, la tua fama.
Accanto ad ogni corpo ti addormentavi esausto
mentre la mente assaporava già
altre anime colme di peccati
pronte a donarsi, e donarti
ricordi metallici dorati.
Ad un cancello io fermavo la tua vita
oltre il quale il mare ingoiava
inondava assorbiva sbriciolava
i tuoi pensieri veloci
donando nuove voglie inebrianti
da raccogliere come conchiglie.
Pirata amato
bevevi la mia anima come vinello fresco
essa impregnava lentamente i tuoi muscoli
lasciandoti ora nell’estasi
ora nella rovina di una completa assuefazione.
I tuoi occhi spingevano in fondo alle mie viscere
desideri sconosciuti
che rendevano la gola asciutta per l’ansimare
l’anima colma anch’essa di peccati
pronta a donarsi e a donarti
un sentimento incancellabile
nelle nostre memorie senili.
Ormeggiata nel porto della tua vita
la mia.
Un bottino inaspettato anche per me.
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