Un giorno padre
Ma che volete ma che posso
se non so sentire questo bimbo
che nessuno ha mai voluto
Ho paura
paura di me
che sprofondo nell’angoscia
dei tuoi passi nervosi
del tuo respiro affannoso
E ti odio
per quelle tue gambe
che troppi sogni hanno perduto
e di incubi
han riempito le mie tasche
Ho paura
paura per i miei pensieri
che non immagino più
trattenuti come sono
dalle mie dita
unte di pianto
E si
che a volte ti penso
piccolo piccolo
nelle mie mani
mentre ti bacio
tenero di pianti
e di sorrisi
febbraio 1981 – (dedicata a un bimbo)
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